Farmaci e Allattamento: scopri la verità

30 Agosto 2023

Sebbene l’allattamento al seno sia il metodo di alimentazione raccomandato per i bambini nei primi 6 mesi di vita e oltre (con l’aggiunta di alimenti complementari), le percentuali di chi effettivamente continua ad allattare sono ancora inferiori a quelle raccomandate. Uno dei principali motivi di questo alto tasso di interruzione è legato alle idee errate riguardanti i farmaci presenti nel latte materno.

Gli operatori sanitari incontrano spesso molte difficoltà nel prescrivere farmaci alle madri che allattano. Le informazioni sul trasferimento dei farmaci nel latte materno non sono sempre facilmente accessibili, e alcuni professionisti consigliano alle donne di interrompere l’allattamento se non sono sicuri che il farmaco sia adatto al latte materno. Inoltre, molti inserti delle confezioni dei farmaci scoraggiano l’allattamento al seno per evitare rischi di controversie legali. Le donne, spesso, ritengono di non avere alternative all’interruzione dell’allattamento quando vengono loro prescritti dei farmaci. Tuttavia, in molti casi non è necessario.

Per motivi etici, i farmaci non vengono testati sulle donne in allattamento, quindi tale uso non è incluso nella richiesta di licenza. Il medico che prescrive il farmaco, prima di prendere una decisione, deve avere il maggior numero di informazioni possibili sul farmaco specifico, sulla classe, sul dosaggio e sulla farmacocinetica, sulle ragioni per cui la madre deve assumere quel farmaco e per quanto tempo, e infine sul bambino: il benessere generale, l’età, il peso e la frequenza delle poppate.

Utilizzando informazioni specifiche sul farmaco in questione, è possibile prendere una decisione sulla relativa sicurezza. Le evidenze scientifiche suggeriscono che, adottando alcune semplici precauzioni nella prescrizione alle madri, raramente l’allattamento al seno deve essere interrotto o scoraggiato.

Comprendendo i principi del passaggio dei farmaci nel latte materno e valutando sistematicamente le esigenze della madre, i fattori del lattante e i dati su farmaci specifici, i medici possono di solito elaborare piani di trattamento che consentano l’allattamento al seno riducendo al minimo i rischi per il lattante.

Il trasferimento dei farmaci nel latte umano condivide alcuni dei principi dell’attraversamento della placenta, la maggior parte dei quali avviene per diffusione passiva. Il feto riceve livelli di farmaci da cinque a dieci volte superiori attraverso la placenta rispetto al bambino attraverso il latte materno.

Considera anche che i farmaci considerati sicuri in gravidanza non sono necessariamente sicuri per l’allattamento al seno (come spesso si pensa), a causa della differenza di metabolismo tra la gravidanza e dopo la nascita.

Se vi è stato detto di interrompere l’allattamento al seno a causa di un farmaco che dovete assumere, è sempre meglio chiedere consiglio a un consulente per l’allattamento che potrà darvi ulteriori informazioni su questo argomento.

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